Festa della Madonna della Bruna

Miniatura della scheda Festa della Madonna della Bruna
  • Regione: Basilicata
  • Provincia: MT
  • Comune: Matera
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Descrizione

La festa si apre la mattina del 2 luglio alle ore 4,30 con la messa in cattedrale, seguita dalla processione dei pastori che trasportano, per un percorso non fisso, il quadro della Madonna della Bruna. Il quadro, di proprietà di una famiglia, un tempo di pastori, viene conservato per l'intero anno in un armadio nella sacrestia della cattedrale ed esce solo per l'occasione. Alle ore 11 il corteo dei cavalieri, dopo aver percorso le vie della città, raggiunge piazza del Duomo per prelevare il clero e la statua della Madonna della Bruna che, separatamente alla statua del Bambino, vengono portate in solenne processione nella chiesa di Piccianello, dove rimangono chiuse fino alle ore 16,00. Il costume dei cavalieri non segue una particolare foggia, ma questa dipende dalla fantasia del singolo proprietario e sostanzialmente risulta un assemblaggio di costumi romani e medioevali. Alle ore 17,00 la statua della Madonna e del Bambino vengono portate, da una processione di soli fedeli, nel locale dove tradizionalmente è costruito e conservato il carro trionfale. La preparazione del carro, formato da una parte fissa di ferro sulla quale si sviluppa una struttura in legno e cartapesta, inizia con data fissa i primi di marzo per concludersi il 29 giugno, giorno in cui, dopo la benedizione dell'arcivescovo, lo stesso viene esposto al pubblico. La statua della Madonna con Bambino, che è una copia dell'identica statua esposta per tutto l'anno in cattedrale, viene montata sul carro per essere portata in processione nel duomo, seguendo un percorso fisso. Il carro, in questo corteo serale, è preceduto dal clero a cavallo e in macchina, da una doppia fila di cavalieri e da gruppi di giovani. Arrivato nella piazza del Duomo, effettua tre giri intorno a un punto dove un tempo c'era un pozzo. Qui sosta il tempo necessario perchè venga smontata la statua, che viene riportata nella chiesa di S. Giuseppe dove rimane chiusa fino all'anno successivo. Solo dopo questa operazione il carro, preceduto dai soli cavalieri e difeso da un servizio d'ordine, ripercorre a ritroso la strada già effettuata fino a piazza Vittorio Veneto, dove, improvvisamente, viene assalito e distrutto da giovani materani. Le statue e gli ornamenti di cartapesta che abbellivano e ricoprivano il carro vengono esposti, dagli “assalitori”, nelle proprie case come oggetti di trionfo e di culto.

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