Festa di San Sebastiano

Miniatura della scheda Festa di San Sebastiano
  • Regione: Sicilia
  • Provincia: CT
  • Comune: Acireale
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Descrizione

All'inizio del '600 la festa in onore di S. Sebastiano veniva chiamata "comedia" e, spesso, veniva preceduta da cortei di donne e uomini mascherati e da sette ordini di confraternite; venivano eseguite "giostre delli gilij" che poi erano giochi e gare con bandiere e stendardi, corse di cavalli, fuochi d'artificio e spari a salve. Anche la durata della festa era diversa e dilatata nel tempo, come dimostrano le documentazioni della Confraternita di S. Sebastiano, datate all'anno 1737: "Don Salvatore, Musumeci, tesoriere della venerabile chiesa di S. Sebastiano in questa real città d'Aci delli denari in nostro potere pervenuti o da pervenire dall'effetto di detta chiesa contentarsi pagare onza una e tarì ventiquattro a maestro Ignazio Apora... per aver sonato li pifari nella festa di Gennaro, antivigilia, vigilia, giorno della festa e palio...". In data odierna, la festa avviene in un solo giorno, il 20 gennaio, preceduta, nella vigilia, dalle #sette chiamate# della torre campanaria, particolari rintocchi di campana un tempo rivolte alle confraternite oggi disciolte, eseguite da alcuni dei dieci rappresentanti del comitato di S. Sebastiano. Questo comitato rappresenta i #devoti#, ovvero le corporazioni di artigiani, marinai, contadini e operai; il comitato gestisce anche gli eventuali restauri della statua del Santo e la cura del pesante fercolo d'argento - datato 1771- che, montato su di un carro di legno detto #vara#, lo trasporta per le strade di Acireale a velocità sostenuta, per l'intero giorno. La manovra della #vara# è affidata a quattro #manilleri# - devoti che manovrando quattro grossi anelli di ferro posti negli angoli della #vara# la fanno girare - appartenenti per tradizione, alla corporazione dei marinai. I #manilleri# indossano pantaloni bianchi, casacche rosso mattone e dello stesso colore sono i fazzoletti che portano annodati sul capo; dovrebbero, per tradizione, avere i piedi nudi, ma solitamente indossano calzettoni pesanti. Non mancano certo devoti che, per assolvere a un voto, seguono correndo la processione a piedi scalzi, chi la mattina, chi nel pomeriggio, altri ancora per l'intera giornata. In alcuni punti della città, la statua del Santo viene fatta fermare e in segno di festa vengono esplosi mortaretti e fuochi artificiali, pagati da privati cittadini in competizione fra loro per la maggiore opulenza dei fuochi. La festa si svolge nelle strade cittadine per tutto il giorno, con una sosta particolarmente significativa alla stazione ferroviaria per aspettare il treno Siracusa-Roma delle 17.00, al fine di commemorare un lontano episodio della I guerra mondiale, quando un contingente di giovani acesi, in partenza per il continente venne salutato dalla statua del Santo e dalla popolazione tutta. La sera, la statua del Santo viene fatta rientrare con particolari prove di bravura eseguite dai #manilleri#, che dovranno di corsa riportare il fercolo d'argento con sopra il simulacro di S. Sebastiano, all'interno della basilica, mostrando sempre ai devoti il volto del Santo.

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