Preparazione del pomodoro soffritto #sfricòne#

Miniatura della scheda Preparazione del pomodoro soffritto #sfricòne#
  • Regione: Puglia
  • Provincia: BA
  • Comune: Bisceglie

Descrizione

Per la preparazione dello #sfricòne# si tagliano gli sponsali, cioè cipolle giovani dal sapore dolce, in strisce molto sottili, poi, li si lascia soffriggere in olio extravergine d’oliva a fuoco alto e si aggiungono alcuni peperoncini secchi e, di seguito, dei pomodorini pachino, entrambi #crepàte# a mano, cioè spezzettati con le mani. A questo punto, dopo pochi minuti, si abbassa la fiamma e si lascia cuocere a fuoco lento. Si aggiunge anche poca acqua naturale: questa operazione va effettuata specialmente nel caso in cui i pomodorini non siano molto maturi e, quindi, producano poco sugo. Nel frattempo, si tagliano delle fette di pane preferibilmente raffermo che serviranno come accompagnamento. Un’altra versione dello #sfricòne# consiste nell’affettare gli sponsali a striscioline e nel tagliare in quattro parti i pomodorini pachino; si versano gli sponsali e i pomodori in un pentolino con poco olio extravergine d’oliva e si lascia cuocere per poco tempo senza soffriggere, con un metodo che prevede l’utilizzo della pellicola da cucina. Quest’ultima, avvolta al di sopra del pentolino, come una sorta di coperchio, garantisce una cottura al vapore che lascia più integri la consistenza e il colore degli alimenti. Infine, il tutto, amalgamato con olio extravergine d’oliva crudo, viene versato in un piatto fondo e insaporito con foglie di prezzemolo. In sostituzione del pane raffermo si utilizzano dei crostini. La pietanza va consumata calda, appena tolta dal fuoco. Lo #sfricòne# rappresentava in passato il primo pasto della giornata. I contadini, prima di recarsi sui campi per il lavoro quotidiano, erano soliti consumarlo a colazione. Oggi, lo #sfricòne# continua ad essere preparato e apprezzato ma come piatto unico o come contorno, a pranzo o a cena.

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