Saperi relativi alla preparazione delle #fontane# per la festa della Madonna SS. del Monte

- Regione: Lazio
- Provincia: VT
- Comune: Marta
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Descrizione
Le #fontane# che i #villani# preparano annualmente per la festa non vanno confuse con dei semplici #carri#. Dopo la seconda guerra mondiale la festa, che era una "festa di tradizione" del "popolo martano", aveva perso valore ed era decaduta. Negli anni '60 la categoria dei #bifolchi# era scomparsa ed è stata ricostituita successivamente. In quegli anni la partecipazione alle diverse categorie di #passanti# già non coincideva più con le quattro categorie professionali (#casenghi#, #bifolchi#, #villani#, #pescatori#). Negli anni '60 il corteo della festa era molto ridotto rispetto agli anni precedenti alla guerra. Negli anni successivi la festa si è ripopolata ma è diventata "festa di popolo" e non più "festa di categoria", perché in passato esistevano dei ceppi familiari che #passavano# in una categoria mentre oggi la partecipazione non è più legata ad una determinata attività lavorativa. Dopo gli anni '60 c'è stata l'immissione di nuove forze che hanno rivitalizzato la partecipazione, ma che hanno cambiato la struttura della festa. Con il termine #passate# si intendono le #fontane# o i #carri#, le costruzioni che i partecipanti alla festa portano alla Madonna. Il gruppo dei #villani# negli anni è cresciuto molto con l'introduzione di gruppi folkloristici, quello dei #vangatori# e dei #mietitori#, che hanno fatto aumentare la categoria di diverse centinaia di persone rispetto al passato. Storicamente la festa ha una provenienza lontana. Nel 1400, ai tempi di Papa Pio II Piccolomini, #su al Monte# non c'era nulla; successivamente vi fu costruito un ospizio. Probabilmente il culto della Madonna del Monte nasce dall'isola martana visto che in quegli anni la comunità martana risiedeva all'isola; qui si trovavano due chiese e molte reliquie che vi aveva portato la regina Amalasunta. A livello popolare, invece, il culto è legato alla leggenda della #fornara# che, andando per legna in inverno, trovò un'immagine della Madonna dipinta su un muro. Al tentativo di portare questa immagine verso Marta, lungo il percorso il carro con i buoi si fermò perché i buoi non vollero più camminare. Si decise allora di lasciare i buoi liberi e questi si fermarono nel punto in cui oggi è collocata la chiesa della Madonna del Monte. In passato, nei secoli scorsi, la festa era povera, ma teneva unita una comunità. La festa era in realtà un gran banchetto di categorie. Quel giorno veniva offerto un "lauto pasto" dal consiglio comunale ai #provisionati# (dipendenti comunali) e alla comunità, ecco perché i pescatori lottarono per potersi unire alla festa e furono aggiunti intorno al 1600. In precedenza la festa era rappresentata solo da un'offerta alla Madonna e dai voti che sono espressi dai #ceri#, mentre non c'erano le tre #passate#. Nell'800 il "lauto pasto" offerto si trasformò in ciambella perché non ci fu più la possibilità di offrire un pasto. Inizialmente quindi il cibo non veniva offerto dai #passanti# alla popolazione, ma veniva offerto ai #passanti# dopo la festa. In seguito la cosa cambiò: i #passanti#, per rendere omaggio ai partecipanti, invertirono il consumo del cibo: iniziarono a rendere onore agli ospiti e ad offrire loro del cibo. Oggi questo consumo di cibo offerto alla popolazione sta degenerando in una specie di sagra perché sta facendo perdere all'evento la natura della #passata#. Il consumo rituale di un pasto da parte dei #passanti# è legato anche allo sforzo di questi, che per poter partecipare alla festa sono svegli e a digiuno dalla mattina del giorno prima a lavorare sulle #fontane#. Oggi il Comitato sta cercando di fare rispettare l'ordine e di stabilire la regola che il consumo di cibo durante la festa non deve diventare una sagra. L'istituzione delle tre #passate# (giri rituali intorno all'altare con offerte di cibo) è legato ad un episodio storico, quello della "famosa lite" per i diritti dell'erbatico da parte della comunità martana con la Curia vescovile di Montefiascone con in mezzo il clero regolare e secolare. Modalità di realizzazione delle #fontane#, organizzazione del gruppo e tecniche di produzione delle primizie.