Storia della #masca# #Drola#


  • Regione: Piemonte
  • Provincia: CN
  • Comune: Roaschia

Descrizione

Una #masca#, strana e imprevedibile, veniva chiamata #Drola# (bizzarra, scherzosa) in quanto particolarmente dispettosa. La leggenda narra che la #masca# saliva sui balconi e sulle #lobie# (ballatoi in legno utilizzati come magazzini e stenditoi) delle case dove c'erano i panni stesi. Lì rubava indumenti maschili, soprattutto intimi, e li spostava in altre case, in modo da seminare zizzania tra mogli e mariti. Inoltre, si diceva che succhiasse il latte alle mucche per rubarlo ai contadini. Capitava quasi sempre in piena notte, ma quando i proprietari correvano nella stalla allertati dai muggiti, non riuscivano a vedere chiaramente la #masca# poiché questa scappava via in un lampo. Il suo rifugio era il #Limbo#, ovvero una borgata di Roaschia, chiamata così perché si diceva essere stata l'ultima creata da Dio il settimo giorno, quando il Signore decise di sedersi per riposare. La posizione della zona, incassata al fondo di una stretta gola e poco soleggiata, era piuttosto infelice, ma nonostante ciò vi abitavano alcune famiglie. Durante il giorno la #masca# #Drola# si nascondeva al #Limbo# perché sapeva che lì nessuno sarebbe andato a cercarla. Ma la notte usciva e andava a combinare malefatte. Smontava le ruote dai carri e le appendeva ai frassini, apriva le stalle e faceva uscire capre, pecore, mucche e soprattutto i porcellini d'India (era consuetudine per ogni stalla averne almeno quindici, venti, trenta, perché si diceva che disinfettassero l'ambiente). Si racconta che in una delle sue malefatte la #masca# ne avesse messi in fuga ben 333 e che però non riuscisse ad arrestare quella strana processione. Un altro dispetto che la divertiva era aprire i sacchi della segale, prenderne i chicchi e spargerli ovunque; ad ogni passo che faceva lasciava cadere una grana per far sapere dove era passata.

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