Alpinismo: Alpinismo come patrimonio culturale immateriale


  • Regione: Valle d'Aosta
  • Provincia: AO
  • Comune: Courmayeur

Descrizione

L’alpinismo, quale patrimonio culturale immateriale, è l’arte di scalare le montagne con i propri mezzi, fisici e intellettuali, e con l’impiego di tecniche e attrezzature che consentono la progressione su pendii, creste e canaloni di roccia e di ghiaccio. In gran parte ispirato dal desiderio di scoperta dell’altrove, esso richiede ai singoli praticanti una conoscenza approfondita dei loro limiti nell’ambiente verticale d’alta quota, di fronte a difficoltà che costringono lo scalatore a misurarsi con la natura selvaggia, con i propri timori e le proprie paure. Lo svolgimento della pratica necessita ovviamente di conoscenze specifiche, indispensabili per gestire in autonomia le ascensioni: dimestichezza con meteorologia, geologia, glaciologia e nivologia, clima d’alta quota, oltre che un’approfondita pratica delle tecniche di scalata e di discesa, dell’uso di attrezzature e materiali, della cartografia e dell’orientamento, delle tecniche di sopravvivenza e di soccorso. Richiede altresì la capacità della gestione calcolata del rischio, di fronte a possibili pericoli soggettivi e oggettivi. L’alpinismo comporta inoltre un’adesione morale ed etica al sostegno reciproco tra praticanti e al rispetto dell’ambiente montano, nonché la disponibilità ad apprendere da altri e a trasmettere le proprie esperienze, quando necessario. L’arte di scalare le montagne implica poi una dimensione spirituale e artistica, e nel contempo costituisce una manifestazione della complessa relazione tra uomo, natura e universo. Nonostante l’evidente impronta personalistica dei praticanti, l’alpinismo si completa e si alimenta all’interno di una comunità fortemente riconoscibile, nella quale il singolo apprende la pratica, si confronta con altri scalatori e trova compagni per le proprie ascensioni, dando vita a sodalizi talvolta solidi e duraturi. La pratica dell’alpinismo coinvolge uomini e donne, senza distinzione di età, e si apre sempre di anche all’accesso dei portatori di disabilità, permettendo a tutti gli utenti, nella maniera per loro più adeguata, di sperimentare un rapporto positivo con sé stessi e con la natura. La comunità è costituita da appassionati praticanti, prevalentemente associati nel Club Alpino Italiano e da professionisti come le guide alpine, coordinate a livello nazionale dal CNGAI, Collegio nazionale delle Guide Alpine Italiane. La pratica è localizzata in tutti i territori montani, laddove si presentino mete e obiettivi idonei: ambienti che tendono alla verticale e strutture di roccia e/o ghiaccio in grado di impegnare l’alpinista in un’ascensione prolungata, nel corso della quale egli è chiamato a dar prova di autonomia e della corretta applicazione delle tecniche fondamentali della progressione, in salita e in discesa. L’alpinismo interessa quindi i territori dell’intero arco alpino, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia e diversi settori della catena appenninica, con un punto di eccellenza nel massiccio del Gran Sasso.

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