Memorie sul cibo. Peppe Barra: vino, tonno e cibi sfusi

- Regione: Campania
- Provincia: NA
- Comune: Napoli
Descrizione
All’epoca (negli anni Cinquanta) non si usava il vino imbottigliato, mi ricordo che non c’era quand’ero bambino, a meno che non andavi in un ristorante e chiedevi il fiasco di vino o la bottiglia di Chianti. Noi avevamo il vino di Procida che era molto buono, prima si faceva adesso non più. Il vino sfuso si vendeva in botteghe dove mi ricordo che c’erano le #frasche#, questi rami d’albero pieni di foglie che indicavano che là si era fatto il vino, e si andava a comprare là il vino buono quello novello, si comprava sfuso come del resto c’era anche l’olio sfuso, la pasta sfusa, i legumi, i ceci, i fagioli si vendevano in questi grandi sacchi con la paletta per prenderli. Era tutto sfuso: le marmellate, il tonno, la conserva di pomodoro. Tutti questi sapori sono venuti a mancare. Io non ho mai più assaggiato per esempio il sapore del tonno nei grandi scatoloni di latta, si vendevano questi grandi pezzi di tonno che facevano venire l’acquolina in bocca, a me, a noi bambini che lo desideravamo perché il tonno costava. Era un tonno consistente, un vero tonno, non si tagliava con un grissino.