CD |
CODICI |
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TSK |
Tipo Scheda |
BDI |
LIR |
Livello ricerca |
P |
NCT |
CODICE UNIVOCO |
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NCTR |
Codice regione |
R12 |
NCTN |
Numero catalogo scheda |
01238468 |
ESC |
Ente schedatore |
ICCD |
ECP |
Ente competente |
S127 |
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RV |
RELAZIONI |
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ROZ |
Altre relazioni |
1201238469 |
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DB |
DEFINIZIONE BENE |
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DBD |
Denominazione |
Saperi tradizionali di pesca del lago di Bolsena: la costruzione della #cappanna#
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DBC |
Categoria |
saperi |
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RD |
REDAZIONE |
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RDM |
Modalità di Redazione |
terreno |
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LA |
ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI |
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TLC |
Tipo di localizzazione |
localizzazione di rilevamento |
PRV |
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA |
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PRVR |
Regione |
Lazio |
PRVP |
Provincia |
VT |
PRVC |
Comune |
Bolsena |
PRVL |
Localita |
#Barano# |
PRT |
Contesto |
rilevamento nel contesto |
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DR |
DATI DI RILEVAMENTO |
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DRV |
Ente responsabile |
ICCD |
DRT |
Denominazione della ricerca |
Progetto PACI 2 |
DRR |
Responsabile della ricerca |
Simeoni, Paola Elisabetta |
DRL |
Rilevatore |
Broccolini, Alessandra |
DRD |
Data rilevamento |
2011/10/29 |
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CA |
OCCASIONE |
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CAR |
Occasione Religiosa |
no |
CAO |
Altra Occasione |
esecuzione su richiesta |
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CU |
COMUNICAZIONE |
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CUV |
VERBALE |
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CUVM |
Voce/i maschile/i |
2 |
CUC |
CINESICA |
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CUCM |
Maschile |
1 |
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DA |
DATI ANALITICI |
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DRS |
Descrizione del Bene |
Per poter costruire la #cappanna# tradizionale i pescatori del Lago di Bolsena per prima cosa cercavano il posto giusto, che doveva essere buono per la pesca e riparato dal vento (doveva trovarsi #lappovento#), soleggiato e asciutto. Poi si preparavano le #passone# (pali di legno), di diversa qualità. Queste si infilavano nel tracciato rettangolare del terreno, più alti su due lati e di un metro (1 metro e 20 perché le #passone# - o #passoni# - devono andare sotto terra in parte) sugli altri due lati. L'operazione successiva era quella delle #pertichine# (piccole pertiche che vengono messe sul fianco delle pareti esterne e interne) e delle #cannucce# (canne del lago che fanno da pareti) che venivano legate bene sopra, in mezzo e sotto. Dopo essere state legate, le cannucce venivano tagliate in alto della stessa altezza. I #passoni# erano poi collegati al #cavallo#, una grande trave superiore che passa per tutta la lunghezza della #cappanna# e serve da appoggio per tutta la struttura. Il #cavallo# appoggiava a due #colonne# centrali. Dal #cavallo# partivano le #pertichine# del #sopra# (tetto) che, a distanza di 30-40 centimetri una dall'altra,
scendevano a terra fino all'altezza di un metro. I fianchi della #cappanna# erano realizzati da #pertichine# e cannucce legate con il filo di ferro, sia internamente che esternamente. Le cannucce del #sopra#, spioventi, erano tagliate 20 centimetri oltre le pareti per evitare che la pioggia entrasse nello spazio interno. Il #sopra# aveva più strati di cannucce e #pertichine# legate con il filo di ferro. Sul tetto, all'attaccatura dei due lati del tetto, si metteva un altro #cavallo# fatto di #ionchi#, per evitare che nella #cappanna# entrasse acqua dalla sommità del tetto. Anche questo #cavallo# di #ionchi# era tenuto fermo da #pertichine# legate con filo di ferro. Per tenere fermi i #iunchi# si faceva un "fasciotto de canne e de giunchi che va da capo e da piedi" legato bene. In seguito davanti alla #cappanna#, in alto, sulla parete, si facevano due buchi rotondi, uno sul lato della porta e uno sull'altro lato, che serviva da tiraggio per il fumo, visto che in passato nella #cappanna# si accendeva il #foco#. Per le #pertichine# veniva usato il legno di castagno o di #crognolo# (corniolo). Una volta terminata la #cappanna# tutto intorno si faceva, utilizzando altri #passoni# e altre cannucce e #pertichine#, il #procoio# (#procoione#), un recinto con una porta dove si accendeva il #foco# e "se passava la giornata", "ce se faceva la sbroscia", "ce se ripassava du' reti". L'altezza era a piacere, e in questo caso le cannucce non venivano tagliate. Nella #cappanna# ci si facevano poi due-tre #rapazzole#, letti fatti di #passoncelli# come base sui quali venivano messe di traverso cannucce o #iunchi#. La porta si faceva di tavole, usando come cerniere dei #gangheri# (cerniere) rimediati, che potevano essere anche pezzi di stivali rotti, che venivano inchiodati al
#passone# e alla porta, o finanche pezzi di cintura o di #solo# (cuoio). La porta affacciava sempre sul lago e veniva messa in modo che non fosse battuta dal vento che in quel punto del lago poteva dare fastidio: tramontana, scirocco, o #fagogno#. Le misure della #cappanna# potevano variare a seconda delle persone che dovevano viverci; di media intorno ai 3-4 metri di lunghezza e due metri e 50 di larghezza. Nello spazio di lavoro intorno alla #cappanna# i pescatori mettevano il #teso#, 10-12 forcine che servivano per "tene' le reti alla mattina", per farle asciugare quando le reti erano di panno. Le #cappanne# venivano usate dai pescatori e dalle loro famiglie tutto l'anno. |
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AT |
ATTORE INDIVIDUALE |
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ATT |
ATTORE |
|
ATTI |
Ruolo |
pescatore |
ATTZ |
Nazionalità |
italiana |
ATTN |
Nome |
Dottarelli, Goffredo #Pepo# |
ATTS |
Sesso |
M |
ATTE |
Età |
80 |
ATA |
Annotazioni |
Il testimone, bolsenese, è uno degli ultimi pescatori tradizionali del lago di Bolsena. Ha due fratelli, anche loro pescatori. Costruisce da sé tutti gli attrezzi di lavoro necessari per il lago.
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AT |
ATTORE INDIVIDUALE |
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ATT |
ATTORE |
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ATTI |
Ruolo |
pescatore |
ATTZ |
Nazionalità |
italiana |
ATTN |
Nome |
Biondi Giuseppe #Peppe# |
ATTS |
Sesso |
M |
ATTE |
Età |
58 |
ATA |
Annotazioni |
L'intervistato è originario di Marta, ma vive a Bolsena, dove si è sposato, da 30 anni. Viene da una famiglia di pescatori. Lavora, a seconda dei periodi dell'anno, in due luoghi diversi del lago: una #cappanna# nell'area di Montefiascone e un #casaletto# in località Grotte.
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DO |
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO |
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FTA |
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA |
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FTAX |
Genere |
documentazione allegata |
FTAP |
Tipo |
file digitale |
FTAA |
Autore |
Broccolini, Alessandra |
FTAD |
Data |
2011/10/29 |
FTAE |
Ente Proprietario |
ICCD |
FTAC |
Collocazione |
Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico |
FTAN |
Codice Identificativo |
ICCD-DEAV 0391/FI 03 |
FTAT |
Titolo/Note |
fermo immagine da video primario |
VDC |
DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA |
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VDCX |
Genere |
documentazione esistente |
VDCP |
Tipo |
file digitale |
VDCR |
Autore |
Broccolini, Alessandra |
VDCD |
Data |
2011/10/29 |
VDCE |
Ente Proprietario |
ICCD |
VDCA |
Titolo |
Saperi sulla costruzione della #cappanna# |
VDCC |
Collocazione |
Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico |
VDCN |
Codice Identificativo |
ICCD-DEAV 0391_1 |
VDCT |
Note |
00:00:01 |
BIL |
BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA |
Casaccia Mauro - Tamburini Pietro, Il vernacolo di Bolsena, Sistema Museale del lago di Bolsena, 2005
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BIL |
BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA |
Casaccia Mauro - Quattranni Antonio, Ambiente, pesca, tradizioni del lago di Bolsena, Città di Bolsena Editrice, 1988
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AD |
ACCESSO AI DATI |
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ADS |
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI |
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ADSP |
Profilo di Accesso |
2 |
ADSM |
Motivazione |
scheda contenente dati personali |
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CM |
COMPILAZIONE |
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CMP |
COMPILAZIONE |
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CMPD |
Data |
2011 |
CMPN |
Nome |
Broccolini, Alessandra |
RSR |
Referente Scientifico |
Simeoni, Paola Elisabetta |
RSR |
Referente Scientifico |
Broccolini, Alessandra |
FUR |
Funzionario Responsabile |
Tucci, Roberta |
FUR |
Funzionario Responsabile |
Simeoni, Paola Elisabetta |
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AN |
ANNOTAZIONI |
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OSS |
Osservazioni |
In passato la #cappanna# era il ricovero tradizionale di vita e di lavoro dei pescatori bolsenesi del lago di Bolsena. La tradizione della #cappanna# appartiene infatti solo ai pescatori di Bolsena e non a quelli di Marta o di altre località del lago, in quanto i martani lavoravano vicino alle loro abitazioni in paese e non avevano bisogno di un ricovero lontano da casa sul lago. I bolsenesi praticavano invece una pesca che li portava per periodi più lunghi lontano da casa e, a volte, a causa del tipo di pesca o a causa delle condizioni metereologiche, la #cappanna# diventava l'abitazione per lunghi periodi e non solo luogo di lavoro. Oggi le #cappanne# tradizionali non esistono più intorno al lago. Le poche che erano rimaste in piedi, o sono state abbattute e al loro posto sono state costruite delle casine in muratura, oppure sono state modificate (intonacate lungo le pareti con tetti in lamiera o plastica). Fino ad oggi le amministrazioni locali non hanno fatto nessuno sforzo per recuperare la memoria e le tecniche di costruzione di queste abitazioni tradizionali. Non esiste nessun esemplare di #cappanna# tradizionale, ma solo qualche rara fotografia. Sporadicamente in estate qualche amministrazione locale (Grotte, Bolsena, ecc.) chiama i pescatori di Bolsena per realizzare sulle rive del lago un esemplare di #cappanna# che deve servire per decorare l'ambientazione di qualche sagra o festa locale. Si tratta tuttavia di #cappanne# che sono realizzate solo parzialmente secondo le modalità tradizionali e con materiali scadenti e non ricavati dall'ambiente del lago (stuoie cinesi, ecc.). |
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