R12 - 01238475

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R12
NCTN Numero catalogo scheda 01238475
ESC Ente schedatore ICCD
ECP Ente competente S127
RV RELAZIONI
ROZ Altre relazioni 1201238473
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Saperi sulla preparazione e il consumo della #minestra de pane# con le lenticchie
DBC Categoria saperi
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione terreno
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVR Regione Lazio
PRVP Provincia VT
PRVC Comune Onano
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRV Ente responsabile ICCD
DRT Denominazione della ricerca Progetto PACI 2
DRR Responsabile della ricerca Simeoni, Paola Elisabetta
DRL Rilevatore Broccolini, Alessandra
DRD Data rilevamento 2011/07/07
CA OCCASIONE
CAR Occasione Religiosa no
CAO Altra Occasione esecuzione su richiesta
CU COMUNICAZIONE
CUV VERBALE
CUVF Voce/i femminile/i 1
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene La #minestra de pane# con la lenticchia era un piatto quotidiano dei contadini di Onano. Piatto povero per eccellenza, veniva preparato facendo rosolare dell'aglio con l'olio, e un po' di pomodoro. Poi si aggiungevano le lenticchie e si facevano cuocere con un po' d'acqua, fino a ottenere un brodo di lenticchie. Si prendeva poi del pane raffermo avanzato; si prendeva un recipiente, e sul fondo di questo si mettevano le fette di pane vecchio. Sopra ci si buttava il brodo di lenticchie. Il brodo piano piano bagnava il pane, che assorbiva il brodo e si ammorbidiva, insaporendosi. La minestra non era quindi più liquida ma si addensava. Questo piatto veniva portato dalle donne agli uomini che erano nei campi, con #la capagna# sulla testa (un cesto alto senza manico). Veniva comunemente mangiato freddo. Il fatto che non fosse liquido faceva sì che durante il trasporto non si rovesciasse.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo madre di imprenditore agricolo e figlia di commercianti di lenticchie
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Camilli Francesca
ATTS Sesso F
ATTE Età 65
ATA Annotazioni L'intervistata è madre dell'attuale unico coltivatore ad Onano della "antica lenticchia di Onano". Di estrazione non contadina, ma insegnante in pensione, l'intervistata ha vissuto la sua vita a stretto contatto con il mondo contadino e ne ha appreso i saperi, benché solo da alcuni anni, insieme al figlio, abbia intrapreso l'attività di coltivatrice diretta.
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
REG DOCUMENTAZIONE AUDIO
REGX Genere documentazione allegata
REGP Tipo file digitale
REGA Autore Broccolini, Alessandra
REGD Data 2011/07/07
REGE Ente Proprietario ICCD
REGZ Titolo Saperi sulla #minestra di pane# con le lenticchie
REGC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
REGN Codice Identificativo ICCD DEAA 114_11
REGT Note 00:13:34
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Leoni Pier Luigi - Prudenzi Enzo, Viaggio nella civiltà contadina. La cucina, Latera, Annulli editore, 2009
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Mancini Bonafede, La festa della Madonna Assunta di Onano. I riti del solco, della Pupa e Cavallo, Comune di Onano, 2005.
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 2
ADSM Motivazione scheda contenente dati personali
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2011
CMPN Nome Broccolini, Alessandra
RSR Referente Scientifico Simeoni, Paola Elisabetta
RSR Referente Scientifico Broccolini, Alessandra
FUR Funzionario Responsabile Simeoni, Paola Elisabetta
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni La "Antica lenticchia di Onano", così denominata nel 2004 dal presidio Slow Food voluto dall'attuale unico produttore di questo seme originario, Marco Camilli, è un antico cultivar del Lazio iscritto nel Registro Volontario dell'Arsial, l'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura nel Lazio, come varietà a rischio erosione genetica, in base alla legge regionale n. 15 del 1 marzo 2000 che tutela le risorse genetiche di interesse agrario, vegetali e animali autoctone del Lazio. Fino agli anni '60 circa questa varietà di lenticchia a seme grande costituiva la ricchezza di Onano, paese agricolo del viterbese. A partire dagli anni '70 e progressivamente fino ad oggi, il seme originario è stato sostituito da una varietà commerciale a seme piccolo (Eston canadese) e dalla coltivazione della patata. Sulla soglia della sua scomparsa nel 1998 circa, il giovane produttore Marco Camilli ha recuperato il seme facendoselo dare dai vecchi produttori e recuperando da questi anche i saperi in merito ai tradizionali metodi di coltivazione. Lo ha riseminato in biologico e ne ha fatto un presidio Slow Food per contrastare la predominanza della varietà commerciale. Esistono tuttavia dei forti conflitti locali sul riconoscimento di questo antico seme, in quanto la locale cooperativa commercializza una "lenticchia di Onano" che in realtà è la varietà a seme piccolo commerciale, confondendo così i consumatori. Essendo il seme originario geneticamente fragile e di scarsa resa produttiva, è a forte rischio scomparsa in quanto l'attuale produttore è l'ultimo ad Onano che sta investendo risorse, per ragioni "affettive" e identitarie, al fine di salvare questo seme e che sta recuperando il sapere popolare dei vecchi contadini in merito agli antichi metodi di coltivazione.