CD |
CODICI |
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TSK |
Tipo Scheda |
BDI |
LIR |
Livello ricerca |
P |
NCT |
CODICE UNIVOCO |
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NCTR |
Codice regione |
R12 |
NCTN |
Numero catalogo scheda |
01238484 |
ESC |
Ente schedatore |
ICCD |
ECP |
Ente competente |
S127 |
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RV |
RELAZIONI |
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ROZ |
Altre relazioni |
1201238478 |
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DB |
DEFINIZIONE BENE |
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DBL |
Denominazione locale |
La caldaia |
DBD |
Denominazione |
#Misteri di Santa Cristina#: rappresentazione del Mistero #La caldaia# |
DBC |
Categoria |
festa/ cerimonia |
DBC |
Categoria |
rappresentazione/ spettacolo |
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RD |
REDAZIONE |
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RDM |
Modalità di Redazione |
terreno |
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LA |
ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI |
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TLC |
Tipo di localizzazione |
localizzazione di rilevamento |
PRV |
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA |
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PRVR |
Regione |
Lazio |
PRVP |
Provincia |
VT |
PRVC |
Comune |
Bolsena |
PRT |
Contesto |
rilevamento nel contesto |
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DR |
DATI DI RILEVAMENTO |
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DRV |
Ente responsabile |
ICCD |
DRT |
Denominazione della ricerca |
Progetto PACI 2 |
DRR |
Responsabile della ricerca |
Simeoni, Paola Elisabetta |
DRL |
Rilevatore |
Ballacchino, Katia |
DRD |
Data rilevamento |
2011/07/23 |
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CA |
OCCASIONE |
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CAR |
Occasione Religiosa |
si |
CAA |
Ciclo dell'Anno |
S. Cristina/ 24 luglio |
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RC |
RICORRENZA |
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RCP |
Periodicità |
annuale |
RCI |
Data Inizio |
2011/07/23 |
RCF |
Data Fine |
2011/07/23 |
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CU |
COMUNICAZIONE |
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CUV |
VERBALE |
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CUVF |
Voce/i femminile/i |
numero non definibile |
CUVM |
Voce/i maschile/i |
numero non definibile |
CUC |
CINESICA |
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CUCF |
Femminile |
numero non definibile |
CUCM |
Maschile |
numero non definibile |
CUP |
PROSSEMICA |
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CUPF |
Femminile |
numero non definibile |
CUPM |
Maschile |
numero non definibile |
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DA |
DATI ANALITICI |
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DRS |
Descrizione del Bene |
Il Mistero #La caldaia# di Piazza Matteotti rappresenta il martirio della Santa che fu immersa in una caldaia con l'olio bollente; sul palco vengono quindi creati effetti scenici con fumo e fuoco, grazie alla presenza di grandi candele e di pannelli di colore rosso che richiamano i colori del fuoco. Situata a destra del palco la figura del padre di Santa Cristina, vestito con un mantello bianco e azzurro e con accanto tre uomini vestiti in modo simile, mentre sulla sinistra alcune donne fanno da contorno alla figura della madre della Santa. Davanti al palco tre bambini seduti, anch'essi vestiti con un mantello bianco, accanto ad alcune donne. Ai lati della scena centrale sopraelevata - la Santa in piedi, biancovestita, con lunghi capelli, su una grande caldaia posta sul fuoco che arde - un gruppo di giovani dal fisico prestante sono posizionati su delle scale, in mano recano lunghe aste, quasi a voler fare la guardia alla situazione messa in scena; sono vestiti solo di brache dorate e hanno il corpo cosparso di olio per rendere maggiormente visibile la loro prestanza fisica; due di loro si trovano proprio ai piedi della caldaia, nell'atto di dominare il fuoco. Sempre ai piedi della caldaia si raggruppano donne di varia età, vestite con lunghi abiti bianchi e azzurri e adornate da collane d'oro e coroncine. Il Mistero #La caldaia# rappresenta in qualche modo un Mistero che può essere considerato per certi versi "istituzionale", per via della posizione centrale della Piazza dove ha sede il Comune e da dove si accede ufficialmente al centro storico. |
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TC |
ATTORE COLLETTIVO |
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TCD |
Denominazione |
#figuranti# del Mistero #La caldaia# |
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DO |
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO |
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FTA |
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA |
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FTAX |
Genere |
documentazione allegata |
FTAP |
Tipo |
fotografia digitale |
FTAN |
Codice Identificativo |
ICCD-DEAV 0375/FI 1 |
FTAT |
Titolo/Note |
fermo immagine da video primario |
VDC |
DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA |
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VDCX |
Genere |
documentazione esistente |
VDCP |
Tipo |
file digitale |
VDCR |
Autore |
Ballacchino, Katia |
VDCD |
Data |
2011/07/23 |
VDCE |
Ente Proprietario |
ICCD |
VDCA |
Titolo |
Preparazione e vestizione per il Mistero #La caldaia# |
VDCN |
Codice Identificativo |
ICCD-DEAV 0374_2/ 375_1-3 |
BIL |
BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA |
Moscini M., Cristina di Bolsena - culto e iconografia, Viterbo, Agnesotti, 1986
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BIL |
BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA |
Tamburini P., Bolsena: il miracolo eucaristico, Bolsena, Città di Bolsena Editore, 2005
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BIL |
BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA |
Moscini M., Basilica di Santa Cristina, Bolsena, Viterbo, Betagamma, 1995 |
BIL |
BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA |
Gentili F., Santa Cristina di Bolsena, Leumann, Rivoli, Elle Di Ci, 1999 |
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AD |
ACCESSO AI DATI |
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ADS |
SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI |
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ADSP |
Profilo di Accesso |
1 |
ADSM |
Motivazione |
dati liberamente accessibili |
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CM |
COMPILAZIONE |
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CMP |
COMPILAZIONE |
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CMPD |
Data |
2011 |
CMPN |
Nome |
Ballacchino, Katia |
RSR |
Referente Scientifico |
Simeoni, Paola Elisabetta |
RSR |
Referente Scientifico |
Broccolini, Alessandra |
FUR |
Funzionario Responsabile |
Tucci, Roberta |
FUR |
Funzionario Responsabile |
Simeoni, Paola Elisabetta |
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AN |
ANNOTAZIONI |
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OSS |
Osservazioni |
A Bolsena è molto importante la rappresentazione dei Misteri della Santa bambina che subì il martirio nell'ultima persecuzione di Diocleziano, del 305. Quando Cristina scelse la strada del martirio aveva appena dodici anni. La madre apparteneva alla insigne famiglia Anicia ed il padre Urbano era il temuto prefetto di Bolsena, colui che rappresentava gli interessi dell'Imperatore in città. La bellezza del suo volto, la purezza d'animo, la grazia del suo portamento, le discendenze nobili e il rango elevato, facevano di Cristina la ragazza più desiderata di Bolsena. Un matrimonio conveniente, nel quale l'amore per lo sposo non era indispensabile, era il futuro che i genitori avevano in mente per lei. Invano però i giovani bolsenesi avrebbero aspettato una risposta ai loro sguardi insistenti, un sì alle loro tacite proposte. Cristina, infatti, si era segretamente promessa a Dio e il suo cuore, toccato dal battesimo, si era rivolto ai misteri della fede e all'incondizionato amore per Cristo. Consapevole della scelta compiuta la ragazza camminava sicura per la strada della salvezza e avrebbe accettato il martirio senza riserve. Il sacrificio supremo l'avrebbe resa degna della grandezza di Dio. A tradire Cristina fu l'ancella a lei più cara, che riferì al burbero padre dell'avvenuta conversione. Per il prefetto di Bolsena l'amore per la giustizia e delle leggi era più forte di qualsiasi altro sentimento; e anche se la figlia non aveva commesso alcun delitto, peccava con l'anima. Un contrasto insanabile era sorto all'improvviso tra padre e figlia, e quando Urbano, pieno d'amore paterno, soffocato dal dolore, supplicò Cristina di smentire le parole infamanti che l'accusavano, lei confermò ogni cosa. Fu rinchiusa in un'alta massiccia torre dell'isola Martana e ne sarebbe uscita, secondo il volere di Urbano, solo se avesse rinnegato Cristo. A questo punto della leggenda iniziano i prodigi e i misteri. Ogni anno, la sera del 23 luglio e la mattina del giorno successivo, le gesta della martire rivivono nella fantasia dei suoi concittadini attraverso un'antichissima azione scenica, "reliquia vivente del dramma sacro", popolarmente chiamata "Misteri". I Misteri rievocano, in una decina di quadri plastici su occasionali palchi nel centro storico, le tribolazioni cui fu sottoposta la giovane Cristina: sopravvisse fino a che non fu uccisa dalle frecce dei carnefici capeggiati da suo padre. Le rappresentazioni teatrali, affidate a gruppi di bolsenesi vestiti con costumi dell'epoca, sono quanto resta di un culto popolare che in passato era più complesso e articolato. Le scene si animano di personaggi silenziosi e statici: Santa Cristina che galleggia sulla pietra nel lago, il supplizio della ruota, il carcere, il supplizio della fornace, i diavoli, la flagellazione, la distruzione degli idoli, le aspidi, la morte per le saette, la deposizione nel sepolcro. Il culto iniziò nel IV secolo, ma per le redazioni ufficiali del suo martirio si dovrà attendere il IX secolo. |
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