R12 - 01219277

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R12
NCTN Numero catalogo scheda 01219277
ESC Ente schedatore Comune di Viterbo
ECP Ente competente S127
RV RELAZIONI
ROZ Altre relazioni 1201219277
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Festa di Santa Rosa: saperi sull'ideazione della #Macchina#
DBC Categoria saperi
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione terreno
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVR Regione Lazio
PRVP Provincia VT
PRVC Comune Viterbo
PRVS Stato Italia
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRV Ente responsabile Comune di Viterbo
DRT Denominazione della ricerca Inventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Le Feste delle grandi macchine a spalla: festa di Santa Rosa di Viterbo
DRR Responsabile della ricerca Riccio Antonio
DRL Rilevatore Riccio Antonio
DRD Data rilevamento 2010/08/18
CA OCCASIONE
CAO Altra Occasione testimonianza su richiesta
CU COMUNICAZIONE
CUV VERBALE
CUVM Voce/i maschile/i 1
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene Il processo creativo di #Fiore del Cielo#, dice il suo progettista, Arturo Vittori, "è nato e cresciuto all'interno di una partecipazione locale". Vittori infatti è viterbese di nascita ed ha vissuto la tradizione della #Macchina# di Santa Rosa fin da bambino ("per me è sempre stato un sogno"). Ha quindi coronato il suo sogno di "interpretare questo oggetto tridimensionale", partecipando e vincendo il Concorso di idee per la realizzazione della nuova #Macchina# di Santa Rosa del 2009/2013. Rileva che per la prima volta si è trattato di un bando internazionale, il che costituisce "un salto importante", un segno di apertura al mondo di una tradizione gelosamente locale. Definisce la #Macchina# "un oggetto d'arte", "una scultura", che però "ha dei vincoli strani; è legata all'architettura, all'ingegneria, è un'opera d'arte; non è un mezzo di trasporto anche se è una macchina, perché si muove. Ma è una macchina scenografica, una macchina per le emozioni, perché è un apparato di meccanismi dove il motore è umano: una macchina a propulsione umana". La principale metafora di ispirazione del progetto è stata quella del fiore, legato al nome di Rosa e da qui "Fiore del Cielo", il nome della #Macchina# ideata da lui e dalla "Architecture Vision" di Zurigo, lo studio di architettura di cui è socio. La rosa è l'immagine "sia estetico-formale che come organismo che cresce, entrambi i concetti ci hanno ispirato sin dall'inizio". La #Macchina# infatti è caratterizzata "da una tripla spirale che si apre come un processo di crescita organica, come un fiore". Questa struttura si sviluppa intorno ad un traliccio strutturale. A differenza delle precedenti #macchine# che avevano una struttura interna nascosta, dice l'ideatore, "questa macchina è una struttura che ha anche una funzione estetica"; consente di vedere l'interno, "come si vede lo stelo di un fiore". La spirale che l'avvolge, è a sviluppo verticale: richiama l'elica del DNA (la storia biologica di ogni essere vivente), ma anche l'espediente "narrativo" utilizzato nella Colonna di Traiano per raccontare la storia dell'impero romano. Come quello, ha il compito scenografico di "guidare" le persone in un percorso di lettura della vita della Santa. All'interno di questa spirale ci sono tre sfere, poste a tre diverse altezze; ognuna rappresenta un momento della storia della Santa: la prima, la più bassa, è la vita terrena, le sofferenze, il quotidiano, la seconda è il "cuore" che rappresenta i miracoli realizzati ed infine l'ultima, che splende in alto, a trenta metri d'altezza, rappresenta l'ascesa in cielo, la vita spirituale di Santa Rosa. La base della #Macchina#, di circa quattro metri per sei, rappresenta invece la città di Viterbo con i suoi simboli, i leoni, le palme, gli archi, i motivi architettonici medievali. Da essa si sviluppa il traliccio e la struttura elicoidale, alta circa 25 metri, interamente in metallo (laminato di alluminio dorato) decorato con rose di stoffa ed altri elementi ornamentali legati alla "viterbesità" (come la #zaffera#, ceramica viterbese con i suoi motivi tipici). La #Macchina# è illuminata per il trasporto notturno da circa mille luci a fiamma e a led, in un singolare mix di tradizione e modernità. L'intera struttura, dice l'ideatore, presenta elementi fortemente innovativi. E' "interattiva": si illumina dall'interno ma proietta all'esterno, sulla città la luce; fa cadere sui viterbesi una pioggia di petali di rose, ed è infine concepita per essere bella anche di giorno, con la luce naturale. In questo senso è uno sforzo per conciliare tradizione e cambiamento, e perpetuare la grande festa viterbese per la sua Santa.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo ideatore di #FioredelCielo#, socio "Architecture Vision" di Zurigo
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Vittori Arturo
ATTS Sesso M
ATTE Età 40 ca.
ATA Annotazioni L'ideatore è il vincitore di un Bando indetto ogni 5 anni dal Comune di Viterbo per l'ideazione di una nuova #Macchina# di Santa Rosa. Elabora, da solo o con altre figure, l'intero processo ideativo della #Macchina#. Coordina, indirizza e interviene nelle fasi di progettazione e realizzazione, dialogando con il costruttore e l'ingegnere. Interviene nella scelta dei materiali e delle soluzioni tecniche.
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
REG DOCUMENTAZIONE AUDIO
REGX Genere documentazione allegata
REGP Tipo file digitale
REGA Autore Riccio, Antonio
REGD Data 2010/08/18
REGE Ente Proprietario Comune di Viterbo
REGZ Titolo "Ho vissuto la tradizione fin da bambino"
REGC Collocazione Archivi del Comune di Viterbo
REGN Codice Identificativo VN550033.WMA-VN550034.WMA
REGT Note La registrazione è stata effettuata con registratore digitale OlympusVN-55
ADM ALTRA DOCUMENTAZIONE MULTIMEDIALE
ADMX Genere documentazione esistente
ADMP Tipo file multimediale Power Point
ADMA Autore Riccio, Antonio
ADMD Data 2010/12/07
ADME Ente Proprietario Comune di Viterbo
ADMC Collocazione Archivi del Comune di Viterbo
ADMN Codice Identificativo PPT 0001
ADMT Titolo/Note "L'ideazione della macchina di Santa Rosa". Documentazione, dell'Archivio Architecture Vision di Zurigo che illustra le diverse fasi del processo di ideazione della #Macchina#
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Vittori Arturo, Fiore del Cielo, Macchina di Santa Rosa 2009-2013, in: "I Beni Culturali", n. 3, Giugno 2009, pp. 59-68
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 2
ADSM Motivazione scheda contenente dati personali
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2010
CMPN Nome Riccio, Antonio
RSR Referente Scientifico Simeoni, Paola Elisabetta
FUR Funzionario Responsabile Silvestrini, Elisabetta
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni La figura dell'ideatore della #Macchina#, a Viterbo, tradizionalmente era confusa con quella del costruttore, fino a "Volo d'Angeli", considerata localmente come la prima "macchina moderna" (1967). Successivamente, le competenze e figure professionali si sono scisse, dando origine ad una pluralità di profili coinvolti nella realizzazione della #Macchina# stessa. Questa rilevante trasformazione sembra segnare il passaggio da una età artigianale di costruttori-artisti che realizzavano l'intera "filiera" della #Macchina# (inclusa la direzione del trasporto) ad un'età contemporanea e "specializzata" in diversi profili e competenze: dalla fase dell'ideazione e costruzione a quella del trasporto e della gestione dell'evento, che di fatto lo trasformano in un "fatto sociale totale" secondo la nota definizione di Marcel Mauss, che coinvolge non solo l'intera città di Viterbo, ma sempre più, ormai, un mondo globale, come documenta, in parte, il documento di power point tratto da archivi privati. A questa "globalizzazione" della #Macchina# e del suo processo ideativo è associato il conflitto tra cambiamento e tradizione che accompagna peraltro costantemente la storia della #Macchina# viterbese. Una polemica evidente e drammatizzata ha segnato anche quest'anno la preparazione del trasporto, giocando proprio sulla contrapposizione di "visioni del mondo" e di "appartenenze" (più locali e fedeli, o più globali ed "infedeli" allo spirito viterbese). Tale drammatizzazione peraltro sembra avere l'implicito scopo di evocare un clima "fatale", una rappresentazione sempre a rischio, un crescere delle difficoltà per far risaltare ancor più la felice (e straordinaria) realizzazione: nonostante tutto e contro tutto. Alcune espressioni dell'ideatore restituiscono questo clima "dietro le quinte" dando misura della concretezza del problema del conflitto tra tradizione e cambiamento. "Io ho fatto uno sforzo per rinnovarla [la #Macchina#], per mantenere la tradizione in vita e non ucciderla; ma sembra ottenere l'effetto inverso". Aggiunge che la tendenza locale è stata sempre di mantenere la tradizione all'interno della Comunità: "adesso con l'Unesco naturalmente non la potranno contenere più; però ogni volta che mi sposto all'estero mi hanno sempre visto come un eretico; una persona che vuole." (esportare l'opera). Invece, rivendica con orgoglio: "Tutta la macchina anche, va con coraggio contro la tradizione. Eppure l'anno scorso è stato un trionfo, nonostante le difficoltà... tanta gente mi ha fermato e mi ha detto: guarda sei riuscito ad emozionarmi, mi hai regalato un'emozione".