R12 - 01219281

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R12
NCTN Numero catalogo scheda 01219281
ESC Ente schedatore Comune di Viterbo
ECP Ente competente S127
RV RELAZIONI
ROZ Altre relazioni 1201219281
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Festa di Santa Rosa: saperi sulle #prove di portata#
DBC Categoria saperi
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione terreno
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione NR
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVR Regione Lazio
PRVP Provincia VT
PRVC Comune Viterbo
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRV Ente responsabile Comune di Viterbo
DRT Denominazione della ricerca Inventario patrimonio culturale immateriale Convenzione Unesco 2003/ Le Feste delle grandi macchine a spalla: festa di Santa Rosa di Viterbo
DRR Responsabile della ricerca Riccio, Antonio
DRL Rilevatore Riccio, Antonio
DRD Data rilevamento 2010/06/24
CA OCCASIONE
CAO Altra Occasione testimonianza su richiesta
CU COMUNICAZIONE
CUV VERBALE
CUVM Voce/i maschile/i 1
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene Un facchino spiega come si svolge la #prova di portata# richiesta per #diventare facchino#, rivelando i saperi impliciti necessari per sostenerla, che descrive così. "Anzitutto tutti coloro che si sottopongono alla prova non sono mai ignari della cosa. Ognuno da questo punto di vista c'ha un padre putativo; 'ste figure ti continuano a seguire anche da vecchio si può dire". La prova è quindi "assistita" da figure di riferimento. Ricorda inoltre che si è avvicinato progressivamente alla prova: "Mi affacciavo, gli anni precedenti, alle prove; cercavo di capi' quello che succedeva". Poi ha sperimentato in forma 'privata' la prova: "Ebbi modo di prova' la cassetta da un amico che faceva parte del consiglio (del Sodalizio), perché potevi ave' la forza che ti pareva ma andava acquisito quello che si chiamava il verso della cassetta; necessitava di una tecnica sua". L'apprendimento del #verso# avviene attraverso l'esperienza: "Sta nel posizionarsi anzitutto sotto la cassetta; perché la cassetta simula il posto tuo sotto il trave - in modo che sollevando la cassetta rimanga perfettamente in asse con il corpo, tu debba sopportare il peso senza tirarla". Oltre al sapere pratico, tuttavia, non meno importante è il dominio psicologico della prova: cioè il superamento del timore che avviene solo nel momento dell'impegno fisico. Il facchino spiega come avviene questa "domesticazione" dell'emozione: "Ci andavi a fare la prova sempre con timore, che poi passa però nel momento in cui prendi 'sta cassetta, perché lo sforzo prende il sopravvento sul fatto emotivo, sollevata la cassetta ti confronti con lo sforzo. Da lì esiste solo conta' passi, fa' le curve, cerca' di non fa scivola' la cassetta. Conti i passi perché devi ave' un andamento convincente, sai che sono circa 30 passi a giro, cerchi di fa' un passo né lento né di chi ha fretta di posarlo, il peso; la prova deve esse' convincente... in realtà cerchi di riprodurre il passo di cadenza del trasporto".
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo facchino di Santa Rosa
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Giulio
ATTS Sesso M
ATTE Età 40
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Sodalizio Facchini di Santa Rosa - Viterbo
TCA Annotazioni Assistono all'evento i facchini che debbono cimentarsi nella prova nonché gli ex facchini, oltre ad un pubblico di amici e conoscenti che forniscono un importante sostegno espressivo ed emotivo ai candidati. La prova si svolge in un clima di intensa fraternità, visibile nei frequenti abbracci, strette di mani, scherzi e altri gesti di confidenza ed amicizia che rinnovano il vincolo della 'fratellanza facchina' ed il sentimento di appartenenza ed unione.
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
REG DOCUMENTAZIONE AUDIO
REGX Genere documentazione allegata
REGP Tipo file digitale
REGA Autore Riccio, Antonio
REGD Data 2010/06/24
REGE Ente Proprietario Comune di Viterbo
REGZ Titolo Intervista ad una #spalletta fissa#
REGC Collocazione Archivio Comune di Viterbo
REGN Codice Identificativo VN550058-1.WMA
REGT Note Registrazione effettuata con registratore Olympus Digital Voice Recorder VN-5500PC. Il file è registrato su supporto CD "Festa di Santa Rosa a Viterbo", identificato con VT A 001.
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 2
ADSM Motivazione scheda contenente dati personali
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2010
CMPN Nome Riccio, Antonio
RSR Referente Scientifico Simeoni, Paola Elisabetta
FUR Funzionario Responsabile Silvestrini, Elisabetta
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni Le prove documentate sono relative ai giorni del 24 e del 26 giugno 2010. Durante le prove ho ascoltato alcune interessanti espressioni locali, non registrate, che meritano di essere riportate come forme di sostegno e motivazione e come saperi sulla gestione del peso e della #cassetta#. Un aspirante facchino di diciotto anni (compiuti da pochi giorni: l'età minima di ammissione alla prova, oltre ad un certificato medico di sana e robusta costituzione fisica) prima della prova è stato ammonito ed incoraggiato verbalmente dal padre, lo zio ed un conoscente, tutti facchini. Il primo, riferendosi alla #cassetta# che avrebbe dovuto sollevare, gli ha detto: "Non pesa, capito? Pesa come 'no spicchio di mela. Tu guarda a terra e cammina; non pesa!". Un altro ha aggiunto: "Tu sei più forte di lei!", ed il terzo: "Ricordati che sei tu che porti lei, non è lei che porta te". Le tre espressioni, al di là del 'colore locale', individuano un corpus di saperi empirici sulla #cassetta# (quasi personificata) e, più in generale, sul portare 'pesi a spalla'; cioè modi di gestire la fatica e lo sforzo, sia in senso strumentale (tecniche) che psicologico. Sono forme di incoraggiamento, rassicurazione, signoreggiamento che "traducono" 'la prova' in credenze e pratiche locali. Dal punto di vista strumentale (pratiche) è diffuso l'uso di farsi una #cassetta# in casa, da far provare ai giovani aspiranti come preparazione. Il 'signoreggiamento culturale' della #cassetta# (per usare una nota espressione demartiniana) sembra voler trasformare la pesantezza in levità, secondo le espressioni verbali sentite. Questa rilevante trasformazione è sanzionata da forme di riconoscimento e gratificazione ben riassunte da un'altra espressione raccolta casualmente. Un amico, o conoscente, ad un facchino che aveva ultimato la prova ha detto con ammirazione: "T'ho visto girà prima. Te tremavano (pausa) i lacci delle scarpe". La battuta conferma una prova ben riuscita: compostezza e fermezza nel camminare che non denunciano lo sforzo (espresso invece dal tremore delle gambe). Questo insieme di saperi forma una sorta di "saggezza culturale" costruita attraverso l'esperienza: sono modi di dire, forme espressive, battute, scherzi, allusioni ed altra fenomenologia minuta che ho raccolto casualmente.