R05 - 212

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R05
NCTN Numero catalogo scheda 212
ESC Ente schedatore ICCD
ECP Ente competente S101
AC ALTRI CODICI
ACC Altro codice bene 694
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Carnevale di Venezia
DBC Categoria festa/ cerimonia
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione archivio
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVR Regione Veneto
PRVP Provincia VE
PRVC Comune Venezia
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRV Ente responsabile MIBAC
DRT Denominazione della ricerca Il Folklore: un bene culturale vivo
DRR Responsabile della ricerca Video/Italia
DRL Rilevatore Peretti Leda
DRD Data rilevamento 1990/02/24
CA OCCASIONE
CAC Occasione Civile si
CAA Ciclo dell'Anno Carnevale
RC RICORRENZA
RCP Periodicità Annuale
RCI Data Inizio 1990/02/10
RCF Data Fine 1990/02/27
CU COMUNICAZIONE
CUC CINESICA
CUCF Femminile Numero non definibile
CUCM Maschile Numero non definibile
CUP PROSSEMICA
CUPF Femminile Numero non definibile
CUPM Maschile Numero non definibile
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene La festa inizia a piazza San Marco, sabato 1° febbraio, con il “brindisi a Carnevale”, organizzato per le 15,30. Dal Canal Grande arriva in bacino San Marco una bottiglia navigante, di grandi dimensioni, per il brindisi di apertura del carnevale di Venezia 1990. Seguono poi varie rappresentazioni nei teatri, per le strade e i campi della città. Fare un resoconto di tutte le manifestazioni organizzate nei 18 giorni di festa è impossibile per la vastità del programma. In sintesi si può dire che per il carnevale veneziano 1990 si è cercato di restituire la festa agli spazi aperti della città, dando risonanza agli spettacoli di strada: rappresentazioni teatrali, parate su trampoli, giochi di abilità, pantomime comiche, esibizioni di marionette, fachiri e acrobati. Protagonista del Carnevale veneziano resta la maschera che, in questa cornice scenica ideale, fa mostra di sé in un autocompiacimento dell'esibizione sempre più spesso dimentico della dimensione ludica. Abiti preziosi, storici e fantastici, maschere ammiccanti o aggressive, ma più spesso fisse ed eteree colorano Venezia dei sogni più vari, rendendo gli spazi della città scene di un teatro dell'illusorio. A conclusione del carnevale, la sera del martedì grasso, si organizzano un po’ ovunque dei balli in maschera. Prima di mezzanotte, in piazza San Marco, inizia il tradizionale spettacolo dell’ultimo giorno di festa, intitolato “El va, el va…, se brusa el Pantalon”. Al termine della combustione del pupazzo rappresentante Pantalone, si dà inizio allo spettacolo pirotecnico che chiude il programma delle manifestazioni ufficiali.
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Acrobati
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Artisti di strada
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Burattinai
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Maschere
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione esistente
FTAP Tipo Diapositive colore su Laservision
FTAA Autore Non conosciuto
FTAD Data 1990/00/00
FTAE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
FTAN Codice Identificativo ICBSA_VI_SC694_F1-556
FTAT Titolo/Note Carnevale di Venezia / 556 fotografie
FTAF Formato 35 mm
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo Altro formato digitale
VDCR Autore Non conosciuto
VDCE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
VDCA Titolo Carnevale di Venezia
VDCN Codice Identificativo ICBSA_VI_SC694_F1-556R_1
VDCT Note preview del corredo fotografico originario di 556 fotografie
VDCD Data 1990/00/00
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo Altro formato digitale
VDCR Autore Non conosciuto
VDCE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
VDCA Titolo Carnevale di Venezia
VDCN Codice Identificativo ICBSA_VI_SC694_F1-556R_2
VDCT Note preview del corredo fotografico originario di 556 fotografie
VDCD Data 1990/00/00
FNT FONTI E DOCUMENTI
FNTX Genere documentazione esistente
FNTP Tipo Relazione storico-antropologica
FNTA Autore Peretti Leda
FNTT Denominazione Dossier (23 pp.)
FNTD Data 1990
FNTN Nome Archivio Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
FNTS Posizione Scatola 3
FNTI Codice Identificativo ICBSA_VI_SC694_D
FNT FONTI E DOCUMENTI
FNTX Genere documentazione esistente
FNTP Tipo Sceneggiatura della festa
FNTA Autore Peretti Leda
FNTT Denominazione Menabò (32 pp.)
FNTD Data 1990
FNTN Nome Archivio Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
FNTS Posizione Scatola 3
FNTI Codice Identificativo ICBSA_VI_SC694_M
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Brunetti B., Spazi teatrali di un carnevale veneziano, in “Il Marzocco”, 22 luglio 1983
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Correnti P., Il Carnevale di Venezia, Milano, 1968.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Damerini G., Settecento veneziano, Milano, 1943.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Dolcetti G., Le bische e il giuoco d’azzardo a Venezia 1172-1807, Venezia, 1903.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Locatelli T., Feste, spettacoli e costumi di Venezia, in Venezia e le sue lagune, Venezia, 1987, vol. II, pp. 571-594.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Lorenzetti G., Le feste e le maschere veneziane, Venezia, 1937.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Mangini N., I teatri di Venezia, Venezia, 1974
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Mariacher G., Il Carnevale a Venezia, Venezia, 1966.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Momenti G., La storia di Venezia nella vita privata dalle origini alla caduta della Repubblica, Bergamo, 1927-1929, 3 voll.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Motta E., Feste e maschere veneziane a Cà Rezzonico, in “Ateneo veneto”, A. CXXVIII, n. 1, 1937, pp. 49-52.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Obici M. – Reato D., Maschere e travestimenti nella tradizione del Carnevale di Venezia, Venezia, 1981.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Renier Michiel G., Origine delle feste veneziane, Milano, 1829, 6 voll.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Sansovino F., Venezia città mobilissima et singolare, Venezia, 1581.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Venturi L., Le Compagnie della Calza. Sec. XV-XVI, Venezia, 1983.
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 2
ADSM Motivazione scheda contenente dati personali
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2010
CMPN Nome Tucci Roberta
RSR Referente Scientifico Tucci Roberta
FUR Funzionario Responsabile Simeoni Paola Elisabetta
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni La scheda è frutto della destrutturazione della originaria scheda FKC n. 694, compilata da Leda Peretti il 17 maggio 1990. La scheda, da cui sono tratti tutti i dati e i testi, è originariamente corredata da un dossier, un menabò e 556 diapositive. Altri rilevamenti effettuati: 10-27/02/1990. Notizie storico-critiche tratte dalla scheda originaria Il Carnevale di Venezia fu famoso in tutta Europa soprattutto nel XVII secolo. Le manifestazioni che si organizzavano durante il lungo periodo carnevalesco, che andava dal giorno di Santo Stefano (26 dicembre) all’inizio della Quaresima, erano varie e dislocate in luoghi diversi della città. In piazza San Marco, il giovedì grasso, un funambolo mascherato si esibiva in prodezze acrobatiche davanti al pubblico festante, alla presenza del Doge e del senato intero. La prova cosiddetta “svolo del turco” (o “dell’angelo”) consisteva nello scendere e risalire una corda tesa tra il campanile di San Marco e una barca ancorata al molo della Piazzetta. L’ascensione era il segnale per l’inizio delle “forze d’Ercole”, spettacolari figurazioni umane realizzate da acrobati che, in equilibrio, salivano gli uni sulle spalle degli altri, raggiungendo altezze ardite. Il pubblico veniva poi coinvolto in un’allegria collettiva con la “moresca”, ballo d’origine araba che simulava una tenzone a colpi di daghe spuntate o di bastoni. Chiudeva la giornata del giovedì grasso lo sparo dei fuochi artificiali posizionati su un “machina” costruita in Piazza. Altre manifestazioni tipiche del carnevale veneziano furono poi le “cacce dei tori”, spettacoli popolari tenuti in diversi campi della città, fino al 1802. Rappresentazioni di marionette e burattini venivano inoltre offerti da teatrini improvvisati sulla riva degli Schiavoni o nelle sale dei palazzi, mentre nei “casotti”, palchi allestiti per l’occasione, si esibivano comici dell’arte, saltimbanchi, giocolieri, istrioni, ciarlatani, venditori ambulanti. Nei “casotti” venivano inoltre esibiti animali esotici, uomini deformi o dalle caratteristiche strabilianti. L’intenso programma carnevalesco non toglieva comunque ai veneziani il gusto di passeggiare in maschera per la città e di conversare così camuffati nelle botteghe da caffé che circondavano la Piazza. Celata l’identità sotto la bauta e il tabarro, i veneziani si dilettavano inoltre nel popolare gioco del lotto e frequentavano con vera passione i “casini” o “ridotti”, piccole case o stanze adibite al gioco. Data la natura di questi locali e l’anonimato garantito dalla maschera, i “ridotti” offrivano l’opportunità alle infedeltà coniugali, al gioco dei liberi amori, al pettegolezzo. Il lungo periodo di baldorie, giochi, liceità nel linguaggio e nei costumi e d’evasione dal grigiore del viver consueto terminava il martedì grasso. Tutti, nessuno escluso, infilavano i panni della maschera capovolgendo almeno per un giorno le sorti di un vivere spesso condannato all’anonimato e si riversavano nella Piazza e nei campi per godere gli ultimi sprazzi del carnevale. Al termine del giorno, tutte le maschere cantavano assieme il “requiem” al carnevale morente, mentre un fantoccio gigantesco, rappresentante Pantalone, veniva bruciato tra le due colonne della Piazzetta. I rintocchi delle campane di S. Francesco della Vigna segnavano a mezzanotte la fine del carnevale e l’inizio della Quaresima.