R10 - 233

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R10
NCTN Numero catalogo scheda 233
ESC Ente schedatore ICCD
ECP Ente competente S38
AC ALTRI CODICI
ACC Altro codice bene 32
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Calendimaggio
DBC Categoria festa/ cerimonia
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione archivio
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVR Regione Umbria
PRVP Provincia PG
PRVC Comune Assisi
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRV Ente responsabile MIBAC
DRT Denominazione della ricerca Il Folklore: un bene culturale vivo
DRR Responsabile della ricerca Video/Italia
DRL Rilevatore Scerrato Francesca R.
DRD Data rilevamento 1988/05/05
CA OCCASIONE
CAC Occasione Civile si
CAA Ciclo dell'Anno Calendimaggio / I maggio
RC RICORRENZA
RCP Periodicità Annuale
RCI Data Inizio 1988/05/05
RCF Data Fine 1988/05/07
CU COMUNICAZIONE
CUM MUSICALE VOCALE
CUMF Voce/i femminile/i Numero non definibile
CUMM Voce/i maschile/i Numero non definibile
CUS MUSICALE STRUMENTALE
CUSS Strumenti Musicali Solisti tamburo militare
CUC CINESICA
CUCF Femminile Numero non definibile
CUCM Maschile Numero non definibile
CUP PROSSEMICA
CUPF Femminile Numero non definibile
CUPM Maschile Numero non definibile
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene Il Calendimaggio si articola in tre giornate; questa festa, di istituzione piuttosto recente, risale nella sua formulazione attuale, al 1954. La manifestazione trae spunto dalle celebrazioni primaverili pagane, nonché dal costume medievale di far festa alla primavera con danze e "maggi", canti eseguiti da brigate di giovani "tripudiantes". La festa si ricollega anche alla rivalità che divideva la città fin dal XIV secolo fra "parte di sopra" e "parte di sotto", ma alla lotta cruenta si è sostituita una sfida ad "armi cortesi". Le parti oggi si contendono il Palio gareggiando in una tenzone canora, in giochi medioevali, sfilate e rappresentazioni di vita medioevale alla luce di fiaccole e torce per le vie e le piazze di gran parte degli eventi. Nel pomeriggio del secondo giorno avviene l’elezione di #madonna primavera#. Al termine delle tre giornate il #maestro di campo# proclama la parte vincitrice del palio secondo il verdetto della giuria. I vincitori festeggiano nelle taverne fino al mattino consumando abbondante vino e porchetta, che è il piatto tradizionale del Calendimaggio assisano.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo #Madonna primavera#
ATTS Sesso F
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo # Maestro di campo#
ATTS Sesso M
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Balestrieri
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Cori delle parti
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Ente Calendimaggio
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Giuria
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Partaioli
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Sbandieratori
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione Tamburini
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione esistente
FTAP Tipo Diapositive colore su Laservision
FTAA Autore Paderno S. - Rinaldi G.
FTAD Data 1988/00/00
FTAE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
FTAN Codice Identificativo ICBSA_VI_SC32_F1-400
FTAT Titolo/Note Calendimaggio / 400 fotografie
FTAF Formato 35 mm
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo Altro formato digitale
VDCR Autore Paderno S. - Rinaldi G.
VDCE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
VDCA Titolo ICBSA_VI_SC32_F1-400R Calendimaggio / mosaico del corredo fotografico originario di 400 fotografie
VDCN Codice Identificativo ICBSA_VI_SC32_F1-400R_1
VDCD Data 1988/00/00
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo Altro formato digitale
VDCR Autore Paderno S. - Rinaldi G.
VDCE Ente Proprietario MIBAC/ Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
VDCA Titolo Calendimaggio
VDCN Codice Identificativo ICBSA_VI_SC32_F1-400R_2
VDCT Note preview del corredo fotografico originario di 400 fotografie
VDCD Data 1988/00/00
FNT FONTI E DOCUMENTI
FNTX Genere documentazione esistente
FNTP Tipo Relazione storico-antropologica
FNTA Autore Scerrato Francesca R.
FNTT Denominazione Dossier (23 pp.)
FNTD Data 1988
FNTN Nome Archivio Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
FNTS Posizione Scatola 7
FNTI Codice Identificativo ICBSA_VI_SC32_D
FNT FONTI E DOCUMENTI
FNTX Genere documentazione esistente
FNTP Tipo Sceneggiatura della festa
FNTA Autore Scerrato Francesca R.
FNTT Denominazione Menabò (38 pp.)
FNTD Data 1989
FNTN Nome Archivio Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi (ICBSA)
FNTS Posizione Scatola 7
FNTI Codice Identificativo ICBSA_VI_SC32_M
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Bazzoffia V., Il Calendimaggio di Assisi: nascita, struttura, funzioni e forme partecipative di una recente istituzione festiva, Tesi di Laurea, Università degli Studi di Perugia, 1987.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Calendimaggio, Terni, 1977
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Calzolari A.,Come ebbe origine il ‘nostro’ Calendimaggio, in Atti Accademia Properziana del Subasio-Assisi, IV, n. 13, 1986, pp. 155-164.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Calzolari A., Ballata per un Calendimaggio, in “Assisidee”, maggio, numero unico, Assisi, 1987.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Calzolari B., Quando e come il Calendimaggio, oltre 50 anni fa, tornò a fiorire in Assisi, in "San Francesco", maggio, 1979.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Canonici L., Calendimaggio di Assisi, Terni, 1982.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Cristofani A., La storia di Assisi, Venezia, 1959 (ristampa dell’edizione 1875).
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA De Gubernatis A., Il Calendimaggio, in "La Rivista Europea", II-III, n. 3, Firenze, 1871, pp. 1-4.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Fortini A., 'Parte di sopra’ e 'parte di sotto’ nella storia di Assisi, Assisi, 1913.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Fortini A., Assisi nel Medioevo. Leggende, avventure, battaglie, Roma, 1981.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Fortini G., Calendimaggio di Assisi, Perugia, s.d.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Lazzarini A., Le origini medievali del mese di maggio, in "Osservatore Romano", XCV, n. 3, 13 maggio 1955, p. 3.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Limiti M., >i>Folklore. Umbria, Perugia, 1986, pp. 24-25
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Mirti P., Calendimaggio. Personaggi e racconti, Assisi, 1979.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Tabarrini M., L’Umbria si racconta. Dizionario, 3 voll., Foligno, 1982, I vol., pp. 93-100, 224.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Toschi P., Siam venuti a cantar maggio, in "Le Vie d’Italia", XIV, n. 54, 1948, pp. 419-424.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Toschi P., Il Folklore, Roma, 1951, pp. 70-80.
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Toschi P., Il Folklore. Tradizioni, vita e arti popolari, Milano, 1967, pp. 37-38.
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 2
ADSM Motivazione scheda contenente dati personali
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2010
CMPN Nome Tucci Roberta
RSR Referente Scientifico Tucci Roberta
FUR Funzionario Responsabile Simeoni Paola Elisabetta
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni La scheda è frutto della destrutturazione della originaria scheda FKC n. 32, compilata da Francesca R. Scerrato nel marzo 1989. La scheda, da cui sono tratti tutti i dati e i testi, è originariamente corredata da un dossier, un menabò e 400 diapositive. Notizie storico-critiche tratte dalla scheda originaria. La festa del Calendimaggio di Assisi è di istituzione piuttosto recente. La prima edizione nella formulazione attuale si ebbe nel 1954, dopo due anni di accurata preparazione. Ma già nel 1926, in occasione del VII centenario della morte di San Francesco, il podestà di allora, Arnaldo Fortini, rinnovò la tradizione medievale assisana ed umbra della celebrazione del Maggio: nella notte fra il 30 aprile e il primo giorno (calende) di maggio una brigata festeggiava l’arrivo della primavera, andando in giro per la campagna e la città cantando canzoni d'amore inneggianti alla nuova stagione con l'accompagnamento di strumenti a plettro. L’innovazione che fece evolvere la festa verso la sua forma odierna fu la ripresa della divisione della città in #parte di sopra# e #parte di sotto#, che appare storicamente per la prima volta nelle Riformanze municipali del 1376, e l’organizzazione di una sfida ad "armi cortesi" tra loro per la conquista del palio. I #partaioli# abbandonarono l'uso dell'abito quotidiano e indossarono costumi ispirati agli affreschi di Giotto della basilica superiore di San Francesco. Col tempo la festa, pur richiamandosi sempre alla formula del 1954, si è arricchita di altri elementi come le #scene di parte#, rappresentazioni che rievocano momenti di vita medievale, e l'elezione di #madonna primavera#. La comunità di Assisi si divide dunque per il Calendimaggio in due parti contrapposte ben distinte, fin nell’ambito familiare, la #parte de sopra# e la #parte de sotto#, che si sfidano dal giovedì al sabato della prima settimana di maggio per la conquista del Palio. La preparazione del Calendimaggio, festa del tutto laica in una città centro spirituale e religioso per antonomasia, è molto importante per gli assisani e li impegna per buona parte dell'anno. Questo livello della festa li coinvolge tenendoli occupati psicologicamente e manualmente in un crescendo di fervore e di spirito agonistico nei confronti della parte avversaria. Tale clima si può avvertire dall’ambito familiare a quello del lavoro o della semplice conoscenza. La dedizione che la quasi totalità della popolazione dedica ai preparativi mette in luce la funzione sociale e aggregante del Calendimaggio, fatto particolarmente importante per i giovani. Tutte le classi sociali collaborano guidate dalle decisioni dei Consigli di parte, a cui spetta l'elaborazione di un filo conduttore che ispiri i vari momenti della manifestazione. La festa, intesa come uno spazio e un tempo rituali in cui la comunità assisana si ritrova, seppur divisa in due parti, è sempre messa in primo piano e all'osservazione diretta non sfugge anche la funzione di promozione turistica. Le occupazioni abituali vengono sospese, si interrompe lo scorrere quotidiano del tempo, si inaugura una nuova dimensione. Si può dire che la capacità del Calendimaggio di coinvolgere la quasi totalità degli assisani è attribuibile al suo carattere di festa laica in contrapposizione con le numerose feste cattoliche che hanno luogo ad Assisi, ma che non sono così integrate nella vita della comunità locale poiché sono collegate, più che a quest’ultima, alla fitta rete di istituzioni religiose ospitate dalla città. L'eccezionalità e la particolarità di questa occasione, rispetto alla frammentata normalità del tessuto sociale, sono sentite come un patrimonio cittadino di grande valore: è il segno di un’identità collettiva ricostruita che si contrappone all’immagine turistico-religiosa di Assisi. Il coordinamento della festa è affidato all'Ente Calendimaggio, composto da rappresentanti delle parti, del Comune, dell’Azienda autonoma comprensoriale per il turismo. Il presidente contatta i membri che fanno parte della giuria (6 membri: 2 esperti di storia, 2 di musica, 2 di teatro), sceglie il maestro di campo, che è il supremo magistrato della festa e detiene simbolicamente il potere sulla città, distribuisce alle parti i contributi per il finanziamento della festa. Va però notato che per ora il finanziamento di base si deve allo spontaneismo dei #partaioli#. L’ente si occupa delle spese generali dell'organizzazione. Altro organo che sovrintende alla festa è il consiglio dei savi, composto da 3 esperti legali nominati dall’ente che hanno il compito di sorvegliare che le parti rispettino il regolamento concernente lo svolgersi delle manifestazioni. La gestione di ciascuna parte è affidata a un consiglio di parte composto almeno da 20 membri eletti dai #partaioli#. I consigli, presieduti da un priore e da un cancelliere, si riuniscono durante l’anno quasi ogni mese.