R12 - 01238411

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R12
NCTN Numero catalogo scheda 01238411
ESC Ente schedatore ICCD
ECP Ente competente S127
RV RELAZIONI
ROZ Altre relazioni 1201238419
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione #Pranzo del Purgatorio#: preparazione del #baccalà lesso#
DBC Categoria tecniche
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione terreno
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVR Regione Lazio
PRVP Provincia VT
PRVC Comune Gradoli
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRV Ente responsabile ICCD
DRT Denominazione della ricerca Progetto PACI 2
DRR Responsabile della ricerca Simeoni, Paola Elisabetta
DRL Rilevatore Broccolini, Alessandra
DRD Data rilevamento 2010/02/17
CA OCCASIONE
CAR Occasione Religiosa si
CAA Ciclo dell'Anno Carnevale/ Mercoledì delle Ceneri
RC RICORRENZA
RCP Periodicità annuale
RCI Data Inizio 2010/02/17
RCF Data Fine 2010/02/17
CU COMUNICAZIONE
CUV VERBALE
CUVM Voce/i maschile/i numero non definibile
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene Nei locali cucine della Cantina Sociale dove viene allestito il #Pranzo del Purgatorio#, il #settore# di #fratelli# adibito alla preparazione del #baccalà lesso# mette a scolare su lunghi tavoli di legno esterni alla cucina i filetti di baccalà lasciati dalla sera precedente in ammollo in grandi fusti di plastica. Dopo la scolatura i filetti del baccalà vengono portati nella cucina e tagliati ciascuno a tranci/pezzi larghi circa 10 cm. Mentre alcuni #fratelli# tagliano il baccalà, altri preparano le cassette nelle quali verranno cotti i tranci. Le cassette sono comuni cassette della frutta di legno rettangolari alte circa 40 cm. Al loro interno vengono disposti a strati i tranci di baccalà; ciascuno strato viene separato dall'altro con 4-5 canne sottili ancora verdi tagliate della stessa lunghezza della cassetta, che vengono disposte in verticale. Le canne vengono messe per non fare attaccare i diversi strati di baccalà e anche - si dice - per dare al pesce un aroma particolare. Quando la cassetta è piena si procede alla #legatura del baccalà#: si usa del filo di ferro che viene fatto passare intorno alla cassetta, tagliato e annodato. L'operazione viene ripetuta per l'altro lato della cassetta in modo che il filo stringa trasversalmente sulle canne che formano l'ultimo strato della cassetta e che il baccalà sia ben legato. Per fermare ulteriormente il filo di ferro viene utilizzato un filo verticale che lo blocca ed evita che questo si sposti durante la cottura. Alla fine dell'operazione vengono rotti i manici della cassetta, colpendoli con delle cesoie pesanti, in modo che non siano troppo alti rispetto al baccalà e che il filo di ferro aderisca meglio. Le cassette piene di baccalà legato vengono portate nella stanza del fuoco e messe in un angolo in attesa che tutte le cassette siano piene. Ciascuna cassetta di baccalà viene poi appesa a un bastone e calata verticalmente in un fusto di ferro pieno di acqua, messo vicino al fuoco a bollire: la cassetta rimane a bollire appesa al bastone esattamente per 6 minuti. Dopo la cottura le cassette vengono estratte dal fusto e messe a scolare in un angolo dentro la cucina; vengono poi eliminando il filo di ferro e i tranci di baccalà vengono messi in piatti da portata e conditi con olio crudo, aglio, pepe e prezzemolo.
TC ATTORE COLLETTIVO
TCD Denominazione #Fratellanza del Purgatorio#
TCA Annotazioni La #Fratellanza del Purgatorio# di Gradoli nasce nel XVII secolo come Opera Pia e diventa #Fratellanza# nel 1925. Ha oggi una sua sede nel paese; continua come in passato ad avere una caratterizzazione rigorosamente maschile e una struttura gerarchica militare, con un #Capitano#, un #Tenente#, un #Sottotenente# e un Segretario nel Direttivo.
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione allegata
FTAP Tipo file digitale
FTAA Autore Ballacchino, Katia
FTAD Data 2010/02/17
FTAE Ente Proprietario ICCD
FTAC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
FTAN Codice Identificativo ICCD-DEAD 12754
FTAT Titolo/Note Scolatura dei filetti di baccalà
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione allegata
FTAP Tipo file digitale
FTAA Autore Ballacchino, Katia
FTAD Data 2010/02/17
FTAC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
FTAN Codice Identificativo ICCD-DEAD 12763
FTAT Titolo/Note Taglio in tranci dei filetti di baccalà
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione allegata
FTAP Tipo file digitale
FTAA Autore Ballacchino, Katia
FTAD Data 2010/02/17
FTAE Ente Proprietario ICCD
FTAC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
FTAN Codice Identificativo ICCD-DEAD 12771
FTAT Titolo/Note Predisposizione del baccalà dentro le cassette per la cottura
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione allegata
FTAP Tipo file digitale
FTAA Autore Ballacchino, Katia
FTAD Data 2010/02/17
FTAE Ente Proprietario ICCD
FTAC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
FTAN Codice Identificativo ICCD-DEAD 12774
FTAT Titolo/Note Predisposizione del baccalà dentro le cassette per la cottura
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione allegata
FTAP Tipo fotografia digitale
FTAA Autore Ballacchino, Katia
FTAD Data 2010/02/17
FTAE Ente Proprietario ICCD
FTAC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
FTAN Codice Identificativo ICCD-DEAD 12776
FTAT Titolo/Note Predisposizione del baccalà dentro le cassette per la cottura
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione allegata
VDCP Tipo CD Rom
VDCR Autore Broccolini, Alessandra
VDCD Data 2010/02/17
VDCE Ente Proprietario ICCD
VDCA Titolo Preparazione del baccalà. Pranzo del Purgatorio. Gradoli
VDCN Codice Identificativo ICCD-DEAV 0352/ 0354
VDCT Note È possibile visionare il documento intero nella sezione Documenti audiovisivi/Documentazioni di ricerca - ICCD: video nr. 17
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Agostini E. - Piccinetti L. - Tognarini M., Della Fratellanza del Purgatorio di Gradoli e del famoso Pranzo, Latera, Annulli editore, 2005
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Agostini E. - Piccinetti L. - Fratellanza del Purgatorio di Gradoli (a cura di), Cronaca fotografica del Pranzo del Purgatorio, Grotte di Castro (VT ), Tip. Ceccarelli, 2007
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Statuto della Fratellanza del Purgatorio di Gradoli, Grotte di Castro, 1925
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 1
ADSM Motivazione dati liberamente accessibili
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2011
CMPN Nome Broccolini, Alessandra
RSR Referente Scientifico Simeoni, Paola Elisabetta
RSR Referente Scientifico Broccolini, Alessandra
FUR Funzionario Responsabile Tucci, Roberta
FUR Funzionario Responsabile Simeoni, Paola Elisabetta
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni La #Fratellanza del Purgatorio# di Gradoli (VT) (o Confraternita del Purgatorio) nasce, stando ai documenti d'archivio, intorno alla fine del XVII secolo come Opera Pia per il Suffragio delle Anime del Purgatorio. Successivamente diventa una Confraternita del Suffragio o Purgatorio e poi #Fratellanza del Purgatorio#. Ha la sua sede nella Collegiata di Santa Maria Maddalena, patrona di Gradoli. Il fine della #Fratellanza# è di suffragare le anime purganti, accompagnare i defunti, aiutare i #fratelli# in difficoltà e i poveri. Ha come abito un saio marrone con cordone chiaro e un cappuccio viola (in passato il saio e il cappuccio erano color cenere). Ha una connotazione rigorosamente maschile e una caratterizzazione trasversale al di fuori di distinzioni di classe, politiche e di estrazione sociale. Ha uno statuto entrato in uso nel 1925 quando la Confraternita è diventata #Fratellanza del Purgatorio#. Ha un logo costituito da due mani che si tengono in un ovale con le fiamme sullo sfondo. La #Fratellanza# ha un numero di soci illimitato; tra le sue attività vi è la partecipazione ai funerali dei #fratelli# e la partecipazione al "tradizionale pranzo del Purgatorio" (Statuto del 1925). Il Direttivo ha una struttura militare, ed è formato da un #Capitano#, da un #Tenente# e da un #Sottotenente#. Ci sono poi sei Consiglieri, un Segretario e un Esattore. In passato, dallo Statuto del 1925, risulta che l'unica discriminante alla partecipazione alla #Fratellanza# era la capacità di leggere e scrivere; gli analfabeti ne erano quindi esclusi. Oggi non esiste più come in passato una quota di iscrizione e alcune cariche sono state abolite (Bidello e Sacrestano); il Segretario è anche Esattore. Resta nella #Fratellanza# la finalità di aiuto dei #fratelli# in difficoltà. Riguardo alla questua, era uso di molte confraternite questuare nel periodo di Carnevale per raccogliere fondi per le Anime del Purgatorio. La stessa questua che la #Fratellanza# compie per le vie del paese viene effettuata contemporaneamente nei poderi. In passato i cittadini offrivano prodotti in natura; oggi vengono anche accettate somme in denaro, che rimangono tuttavia secondarie. Nel pomeriggio del Giovedì Grasso viene effettuata l'asta dei prodotti raccolti; con il suo ricavato viene finanziato il #Pranzo del Purgatorio#, grande convivio di circa duemila persone, preparato dai confratelli con un menù di magro, che viene offerto a tutta la cittadinanza il primo giorno di Quaresima, cioè il Mercoledì delle Ceneri. Per il #Pranzo# la #Fratellanza#, composta da circa ottanta iscritti, si divide in diversi #settori# specializzati nei diversi piatti, ciascuna capeggiata e sotto la responsabilità di un capo-gruppo. Due #fratelli# sono capo-sala, un terzo è responsabile per il pesce, un quarto per i legumi, un quinto per la frittura. Ciascun #settore# è composto da sei #fratelli# che lavorano sotto la direzione di un #Capitano#. I #fuochisti# responsabili dell'accensione del fuoco sono nove, undici sono addetti alla pulitura del pesce, sei preparano la #minestra di riso#, cinque il #luccio in umido#, sei il #nasello fritto#. Nove #fratelli# sono addetti a lavare i piatti e trenta sono i giovani #fratelli# che lavorano come camerieri. La tradizione vuole che ogni commensale si porti le stoviglie, il pane e le bevande. Le portate vengono servite in piatti da quattro e ogni commensale deve servirsi da sé. Il menù è composto in sequenza da: #fagioli del Purgatorio#, #minestra di riso#, #luccio in umido#, #nasello fritto#, #baccalà lesso# e per finire una mela. In particolare, riguardo al baccalà, per il #Pranzo del Purgatorio# vengono cotti circa 5 quintali di baccalà. La preparazione del #Pranzo del Purgatorio# ha inizio verso le 3 di notte del Mercoledì delle Ceneri e va avanti per 9-10 ore fino alle ore 12-13, quando si serve in tavola. Alcune modalità nella preparazione dei piatti sono segrete e tramandate tra confratelli in modo rigidamente esclusivo.