R12 - 01238423

CD CODICI
TSK Tipo Scheda BDI
LIR Livello ricerca P
NCT CODICE UNIVOCO
NCTR Codice regione R12
NCTN Numero catalogo scheda 01238423
ESC Ente schedatore ICCD
ECP Ente competente S127
RV RELAZIONI
ROZ Altre relazioni 1201238421
DB DEFINIZIONE BENE
DBD Denominazione Tecniche tradizionali di pesca nel lago di Bolsena: #cavare le file# per la pesca alle anguille
DBC Categoria tecniche
DBC Categoria saperi
RD REDAZIONE
RDM Modalità di Redazione terreno
LA ALTRE LOCALIZZAZIONI GEOGRAFICHE-AMMINISTRATI
TLC Tipo di localizzazione localizzazione di rilevamento
PRV LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICO-AMMINISTRATIVA
PRVR Regione Lazio
PRVP Provincia VT
PRVC Comune Montefiascone
PRVA Altra località #Le Guadette#
PRT Contesto rilevamento nel contesto
DR DATI DI RILEVAMENTO
DRV Ente responsabile ICCD
DRT Denominazione della ricerca Progetto PACI 2
DRR Responsabile della ricerca Simeoni, Paola Elisabetta
DRL Rilevatore Broccolini, Alessandra
DRD Data rilevamento 2010/04/25
CA OCCASIONE
CAR Occasione Religiosa no
CAL Lavoro pesca alle anguille
CU COMUNICAZIONE
CUV VERBALE
CUVM Voce/i maschile/i 1
DA DATI ANALITICI
DRS Descrizione del Bene Il pescatore esce con la barca dalla sua #cappanna# per andare a #cavare le fila#. Nella barca colloca alcune casse vuote di polistirolo nelle quali mettere le #fila# che #cava# già sistemate per rimetterle la sera stessa. Arrivati #in cupo# all'altezza del #suro#, cioè del galleggiante che segnala il capo del #sagolettino# (o #strenga#), il pescatore prende il #suro#, #fa su# la corda del #suro# (la riavvolge), #scappia# la corda del #suro# che è attaccata alle #file# (dalla corda), butta il #suro# in barca e inizia a #cavare#. Mano mano che vengono #cavate#, le file vengono messe nella cassa attaccando ogni #lamo# al bordo dalla cassetta, in modo che si separi il #lamo# dalla #fila#. Quando si #intricano piccioli e filo# il pescatore è costretto a tagliare (il filo tagliato può legarlo al braccio facendogli fare alcuni giri per tenerlo fermo, oppure lo lega al timone, o al #piro# del remo della barca). Mette da parte il filo #intricato# e #riaccappia# il filo con un #nodo piano#, o con il #nodo del porco#. L'operazione viene compiuta a mani nude stando attenti che l'amo non si attacchi nelle mani, cosa che accade soprattutto quando si #mettono le fila#, oppure #quando attacchi# e devi tirare. L'operazione del #cavare# richiede una particolare tecnica: si #cava# il filo (sagolettino#) con entrambe le mani facendolo scorrere tra le mani. Con la mano anteriore (destra) si tira e con la posteriore (sinistra) si mette il filo nella cassetta. Quando arriva #la picciola# “acchiappi la picciola e filo pari insieme fino che arriva al lamo. Poi il filo lo separi e l'amo lo attacchi nella cassetta e prosegui sempre così”. Quando si #scaglia#, cioè quando si prende un'anguilla, il pescatore deve tagliare il #ricarco# con l'anguilla attaccata. Poi il filo della #picciola# senza #lamo# il pescatore lo riattacca alla cassetta effettuando un taglio con il coltello lungo il bordo della cassetta, in modo chequando va terra “si mette seduto all'ombra e attacca i lami che mancano”.
AT ATTORE INDIVIDUALE
ATT ATTORE
ATTI Ruolo pescatore
ATTZ Nazionalità italiana
ATTN Nome Biondi Giuseppe #Peppe#
ATTS Sesso M
ATTE Età 58
ATA Annotazioni Il testimone è originario di Marta, ma vive a Bolsena da 30 anni, dove siè sposato. Viene da una famiglia di pescatori. Lavora, a seconda dei periodi dell'anno, in due luoghi diversi del lago: una #cappanna# nell'area di Montefiascone e un #casaletto# in località Grotte.
DO FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FTA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
FTAX Genere documentazione allegata
FTAP Tipo file digitale
FTAA Autore Broccolini, Alessandra
FTAD Data 2011/04/25
FTAE Ente Proprietario ICCD
FTAC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
FTAN Codice Identificativo ICCD-DEAV 0365/FI 01
FTAT Titolo/Note fermo immagine da video primario
VDC DOCUMENTAZIONE VIDEO-CINEMATOGRAFICA
VDCX Genere documentazione esistente
VDCP Tipo file digitale
VDCR Autore Broccolini Alessandra
VDCD Data 2010/04/25
VDCE Ente Proprietario ICCD
VDCA Titolo #Le file# per la pesca alle anguille
VDCC Collocazione Archivio Laboratorio DemoEtnoAntropologico
VDCN Codice Identificativo ICCD-DEAV 0365_1.1
VDCT Note Timing: 00:00:01
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Casaccia Mauro - Tamburini Pietro, Il vernacolo di Bolsena, Sistema Museale del lago di Bolsena, 2005
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Casaccia Mauro - Quattranni Antonio, Ambiente, pesca, tradizioni del lago di Bolsena, Città di Bolsena Editrice, 1988
BIL BIBLIOGRAFIA - CITAZIONE COMPLETA Casaccia Mauro, I pesci del lago di Bolsena, Firenze, La casa Usher, Quaderni dell'Atlante linguistico dei laghi italiani, 1986
ACCESSO AI DATI
ADS SPECIFICHE DI ACCESSO AI DATI
ADSP Profilo di Accesso 2
ADSM Motivazione scheda contenente dati personali
CM COMPILAZIONE
CMP COMPILAZIONE
CMPD Data 2011
CMPN Nome Broccolini, Alessandra
RSR Referente Scientifico Simeoni, Paola Elisabetta
RSR Referente Scientifico Broccolini, Alessandra
FUR Funzionario Responsabile Tucci, Roberta
FUR Funzionario Responsabile Tucci, Roberta
FUR Funzionario Responsabile Simeoni, Paola Elisabetta
AN ANNOTAZIONI
OSS Osservazioni #Le file# è un sistema di pesca alle anguille costituito da un #sagolettino# (corda) lungo circa 1 chilometro al quale sono attaccati numerose #picciole#, pezzi di filo più fino del #sagolettino# alla cui estremità è attaccato un #ricarco#, un ulteriore pezzo di filo ancora più fino di circa 20-50 centrimetri alla cui estremità è un amo. La lunghezza di ogni #picciola# varia a seconda del tipo della pesca: se #le file# vengono messe #in piano#, cioè nell'erba, #la picciola# deve essere corta, di circa 60-70 centimetri perché “l'anguilla quando mangia il lattarino o altra esca, per levarsi l'amo dalla bocca con la coda va sotto all'erba, di modo che il filo glie tira e si sgozza”. Con la #picciola# corta l'anguilla si #sficca# meglio dall'erba. Quando invece si lavora #in cupo#, cioè a 50-80 metri d'acqua, il fondale è costituito da fango. Si mette allora la #picciola# più lunga in modo che “l'anguilla non vede il filo e mangia il lattarino e rimane sempre viva, e non ha possibilità di fasse male”. Le #fila# per essere messe in acqua vengono collocate tutte in una cassa di polistirolo e lungo tutto il bordo di questa cassa vengono attaccatti tutti #i lami# in modo che “quanno vai a mette le fila chiappi il capo del filo, inizi a mette, sfilzi l'amo dalla cassa, lo anneschi [con l'esca] e vai, butti in acqua”. L'#annesco# è costituito principalmente da #lattarini#, #ombricoli# (a Marta #le lazze#) oppure dal coregone filettato e fatto a pezzi (detti #bocconi#). La pesca alle anguille con #le fila# viene fatta dai pescatori del lago di Bolsena soprattutto a primavera (marzo-maggio), e anche in autunno-inverno (ottobre-gennaio). In questo ultimo caso l'#annesco# è costituito da #ombricoli# perché le anguille preferiscono esche diverse a seconda della stagione. In primavera “l'anguilla preferisce il lattarino, fino a giugno, dopo si fermano e non le mangiano più. In autunno preferisce il coregone filettato e in inverno i ombricoli”. Non c'è un orario particolare per mettere #le fila#. Vengono però #cavate# di giorno, all'alba. Le anguille #di cupo# sono considerate le più buone perché sono più tenere e saporite di quelle #di piano#, cioè delle anguille che vivono in mezzo all'erba. Secondo i pescatori #le fila# sono talmente efficaci che “trovano tutto sott'acqua, agganciano ogni cosa”, tanto che in passato quando si doveva recuperare qualcosa, ad esempio il corpo di qualcuno che era annegato, veniva usato dai pescatori lo stesso sistema, sostituendo all'amo, un'ancoretta. Famosi erano quattro fratelli martani, detti #Magnapane#, particolarmente bravi in questo genere di ricerche. I pescatori in genere mettono dai 250 #lami# (che corrispondono a una cassa di #fila#), fino a 4-5 casse. Le anguille #di cupo# vengono chiamate #biancone# se grandi (un #bel torcolo#); se sono piccole #batticulo#, o #ceriole#. Secondo i pescatori quando c'è la luna piena (#grossa#) le anguille (e anche altri tipi di pesca fatta eccezione per i #lattarini#) si pescano poco. Alcuni pescatori tradizionali conoscono a memoria i fondali del lago, tanto da sapere esattamente quanti metri d'acqua ci sono nei diversi punti del lago. Altri, invece, più giovani, oggi usano l'ecoscandaglio per vedere la profondità dei fondali. #Le picciole# sono tra loro distanti circa 5 #pasi# (1 #paso# è un'apertura di braccia di un adulto). A #pasi# si misurano anche le #picciole#, che nel #cupo# sono di circa 1 #paso e mezzo#, mentre #in piano# meno di 1 #paso#.